Larva



Da qui dentro

non la vedo

la mia faccia

non ho specchi

non li guardo

ho fotografie che mi osservano

cattive

come fossi io

quella.

Io non sono una donna

sono le guance che nascondevo

rosse e gonfie quando ero bambina

insieme alle cosce grasse

e alla vergogna

brutta

ero brutta

e bassa

lo sono ancora

e mi additavano

ridevano

- tu con noi non puoi giocare -

ridevano di me e di mio padre

piccolo come me

e io lo amavo e

lo odiavo

cresci

cazzo

maledivo a me e a lui 



cresci, papà


e tu, brutta bambina, domani

domani

o anche solo questa notte

anche solo un sogno


una principessa

ai tuoi occhi

finalmente.

30 agosto 2011

Agosto



Portati via

agosto

cinque dita delle mie mani


scegli tu quali


prendine anche dai miei piedi

quelle che vuoi


prendile e portale con te

suonale

come fossero

tasti

di un piano


suonale in dicembre - un requiem -

e poi in marzo - poche note, solenni-.

Svestiti della mia pelle

agosto

e copri la luna

zittisci la sua luce.

Toglimi le parole di bocca

tienile nella tua


ferma i miei passi

agosto

ferma la mia corsa


aprimi gli occhi




svegliami.

30 agosto 2011

Le radici della lingua


Scivola

come una serpe

tra le mie mani

la tua lingua,

lingua lunga

sottile

agile

appuntita


mi scivola via

viscida

mentre te la tiro fuori

dalla bocca

e la trattieni con i denti


debolii

vengono via anche loro


continuo a tirare

cerco le tracce

antiche

di parole

che hai detto e poi ingoiato


tra i succhi gastrici 

vicino ad un ulcera esofagea

a un attimo dal cuore

c'è un ti amo 

ne schiaccia altri mille

li hai detti a me

me li hai pregati

accarezzati

sputati

poi negati



vomitali

ridammeli


ho detto ridammeli.

28 agosto 2011

Cosa credi?


Cosa credi,

che basti un po' di silenzio

per stare zitti,

per non dire?

Credi che basti tacere

a me

per farlo anche a te?

Credi non ci siano più impronte - le tue -

su questi jeans che un giorno hai sfilato di fretta

su questa maglietta

che mia hai tolto un mattino

l'avevo appena indossata

- stoffa nera sul seno nudo -

e c'era il lago

a pochi passi da noi

io ero in piedi su una sedia - di paglia, fragile -

mi hai detto

"vestita sei troppo nuda".


Cosa credi

di fare 

con quel tuo cuore 

e quella tua vita,


cosa credi di fare,


tacendomi mentre

ti vivo dentro?



24 agosto 2011

(A Cesare Pavese, ai suoi deliri, alla sua tristezza definitiva)


Tiziana e L'Aquila

(di Giuseppe Diodati)


Non conosco la storia di Tiziana


Invero ignoro il suono della sua voce


A volte leggo i suoi pensieri


Mi appare L'Aquila come era


Parcheggiando e prendendo un ascensore


Vedo il corso


Sento la voce del mercato


Non conosco Tiziana


Forse è solo una canzone


Forse la luce di una collina


E poi le chiese e le fontane


Tiziana è l'Aquila


L'Aquila è Tiziana






17 agosto 2011





Poeti


Solo un morso

l'ultimo

e il frutto è amaro


solo una carezza

l'ultima

e non c'è più corpo

da baciare


non ci sono più spalle da mordere


solo lacrime asciutte da lanciare

in aria

come fossero

petali

o coriandoli


o piccoli semi

secchi.

Solo tratti inclinati

senza carta


solo sospiri in differita.

E un mare che è tempesta

inutilmente


resta piatto

non ti agitare


ci penso io

alle onde


alla guerra


alla libertà.



Solo parole

alla fine


poche


- bastano? -


quelle del poeta.

17 agosto 2011

Quattro stagioni


Sono inverno

mi hai detto

una mattina

di tarda estate.

Sono parte di te

ti ho scritto

sul petto nudo

ero pioggia

e fulmini

e umido respiro

dalla terra, dalla bocca.

Poi ti sei girato 

e piano

hai detto

sono autunno

allora ho affondato i piedi

come radici

e ho allungato le braccia

come rami


foglia stanca

senza linfa

ti ho ucciso


sei caduto


putrido, ti ha divorato un temporale.


Dopo la stagione

del silenzio


dalle mie braccia

nuova vita

nuove foglie


la primavera


l'estate



che non conosci.



17 agosto 2011

Fiocco rosa

Avevo il triplo dei miei anni

quando ho deciso che avrei vissuto

di saggezza e abnegazione.

Avevo un'anima

di barba bianca e schiena incurvata.


Quando mi hanno concepita

avevo l'età dell'universo

e quando

per la prima volta

ho distolto gli occhi

da quelli di mia madre

ne avevo nessuna

per la paura.



Ne avevo un paio in meno

di oggi

- anni e secoli e il tempo che verrà -

quando sono nata davvero


un dolore assoluto


la luce

a bruciare gli occhi

e l'aria

i polmoni.


Nascere da grandi

quasi uccide.

7 agosto 2011

Nuvola di sangue

Questa pioggia


di gocce

e di petali


di nuvole 

e alberi di foglie e fiori


mi bagna di desideri fertili.


Lecco la ferita

che mi hai lasciato sul polso


le unghie impresse

la crosta.


Come cielo

ti ho attraversato

dalla testa ai piedi


grandinando sangue.



4 agosto 2011

Quello che lasci

Mi hai lasciato,

lo so,

fin dall'inizio.


Fin dall'inizio

mi hai lasciato

impronte

addosso


carezze e abbracci e baci e lacrime


e impronte dentro

ti amo assetati e poi ubriachi


mi hai calpestata d'amore


mi lasci una luce



anche se sei via

mi lasci te.



3 agosto 2011

Giorni d'estate



Ho saltato

le onde

e qualche stagione


tra schizzi d'acqua

e notti

di caldo e di gelo.


Ho cercato

conchiglie

e costruito 

castelli 

sotto un sole

smemorato.


Ho ritrovato


tra la sabbia




le orme

dei miei piedi bambini.

3 agosto 2011