Volley

Braccia scoperte

e capelli

a virgole

e parentesi

aperte e chiuse.

Come rete

tra me e te

l'arcobaleno

battevi a

nuvole

io

a muro

raccoglievo tempesta

e schiacciavo

pioggia.

Prima

per riscaldamento

avevamo

palleggiato

a sole.

Poi

stanchi



fiocchi di neve

e della luna

l'ombra.

(30 aprile 2011)

Dialoghi

E' solo una notte

forse la prima

forse l'unica

non importa.

E' una notte

di primavera

e il tuo ginocchio

ha baciato il mio.

In tanti,

intorno

al tavolo.

Sotto, solo io e te.

Serio

continuavi a chiedermi

da quanto vivi qui

e la città

come rinasce?

Ti ho risposto

gelida


gli altri ci ascoltavano

e guardavano

zitti

curiosi


mentre facevo scivolare

il lato esterno della mia coscia destra

dentro il lato interno

della tua


la sinistra.

(3 aprile 2011)

Nobili R...e...ciclaggi (a love poem)

Un Regno
*
mi avevi promesso
*
- Regina -
*
sei la mia Regina
*
costruirò per te un Regno.
*
Questo Ripetevi
giorno
e poi
notte
settimane
mesi
un anno quasi due
senza fermarti mai.
*
Un Re senza vocale
e senza corona
*
sulla parrucca
lunga
e intrecciata
*
cipria.
*
*
Devo tutto
a te
*
a te
che non devo niente
devo tutto
a guardar bene
*
l'amore
il dolore
lo stupore
il tradimento
le menzogne
la verità.
*
Un bravo Re
è quell'uomo
- o chi per lui -
che sa reinventarsi
*
senza trono
e senza castello.
*
*
Oggi
sei la R
sul rotolo
della carta igienica
nel mio
splendido bagno nuovo.
*
*
Oggi
finalmente
servi a qualcosa.

(5 aprile 2011)

Come un volo

Scrivimi.
Come lettera d'amore.
Imbastiscimi.
Come abito di seta, impalpabile e prezioso.
...
Mi preghi,
parola.
Mi dici
fammi storia
racconto
lacrimami
feriscimi
leccami
mordi
mentimi.
...
Tra i denti
risali palato
e lingua.
Arrivi alle mani
le solletichi.
Dammi forma,
supplichi.
...
Guardami,
"poesia".
...
Mi hai stancata.
.
Guardami,
"poeresia".
.
E' arrivato il tempo
- arriva sempre -
della nausea
che quasi
è
come
un
volo
a testa in giù
rinnega.

(11 aprile 2011)

Ho parole scritte ovunque

L'attimo
che le separa.
L'attimo
bianco
che
sospende
il suono.
.
Nello spazio
ampio
ogni mondo
rotola
.
rotolano
le mie dita
mentre strizzano
dalla mia lingua
parole
che
gocciolano
grafìa.
.
Ho parole scritte
ovunque
in ogni gesto
ogni posizione
del mio corpo
che
è
favola
sogno
idea
ricordo
fine.

(12 aprile 2011)

Non conosco più notte

Non conosco più notte
e non conosco
più
me e nemmeno te.
Non basta
un buio
per stellare
il cielo
non basta
un corpo
per svegliare
il mio cuore.
Non bastano lettere
a comporre una parola
che abbia senso.
Il senso
della mia lingua
che leccava
del mio naso
- era profumo -
le mie mani
aperte alle tue
i miei occhi
uno lo hai te, al posto del tuo
...
ricordi?
io sì.
Ricordo
ogni tuo grido
mentre
con la fiamma di un cerino
bruciavo
per unire
il tuo nervo ottico al mio.
Non vederci più.
Ce la siamo cercata,
amore mio.

(13 aprile 2011)

Tu, come una farfalla e un calabrone

Mi sdraio al sole
in questa notte
di pioggia e poca luna.
.
Allungo le gambe
bianche
fresche di lama
e cesoie.
.
Chiudo gli occhi.
.
Una farfalla
e
un calabrone
litigano
o
giocano
rincorrendosi
- è un girogirotondo -
sul mio ombelico.
.
Mi ricordano
il tuo dito indice
- il destro -
quando tracciava
su di me
i segni
della tua paura.

(14 aprile 2011)

Il pollo e la gallina (xmas 1992)

Saranno anche passati
anni
- e tanti -
però me lo ricordo,
sai,
quel giorno
a casa tua.
Era natale,
complici un dolore
e un kiwi,
mi hai baciata.
-
Eravamo
occhi
e
rabbia
e
morsi.
-
Mi vuoi?
chiedevi.
Io zitta
dicevo sì
a voce
no.
Mi vuoi?
io
che zitta
urlavo sì
ti ho risposto
baciando
un tuo
caro
amico.
...
Anni.
...
Eravamo bellissimi
io
e
te.

(17 aprile 2011)

La poeretessa

Io non le conosco
le mie
poesie.
-
Non so quante sono
e
non so
dove
sono.
-
Libere
vanno via da me.
Nascono
e
volano
come avessero ali
come
avessero
il vento
oppure
un'onda.
-
Le dimentico
le mie
poesie.
-
Ogni
volta
è la prima
e
la sola
e
l'ultima.
-
Ogni volta.
-
Come un amore.

(18 aprile 2011)

Una trottola vietata ai minori

Grande
la tua mano
sulla mia testa
posavi.
Tentavi
movimenti
di polso.
Per farmi
girare
in tondo
fino
a cadere
non a terra
ma addosso a te.
Imperfetta
poggiavo
a metà
del giro
i due piedi
insieme.
Ho bloccato
verticale
la tua traiettoria
per me.
-
Poi orizzontale,
tu,
dopo.
Gioco, mio, di solo medio e pollice.
Polso fermo.
Una testa più adatta
quella tua
in basso
da attivare
con un gesto solo.
-
Giri ancora
- trottola -
giri ancora...

(19 aprile 2011)

Bava

Osservo.
Senza guardare.
E vedo
molte cose.
Osservo.
Da lontano.
Vedo
molte cose
tutte
niente.
Niente
come la foga
di quegli
abbracci
per te
tutti
sbagliati
seriali
ricalcati
fotocopiati
anelati
cercati
negati
e
poi
sbavati.
Bava dagli occhi
fessure
maligne.
Bava dalla bocca
nera
e
cariata
coperta
di vernice dorata.
Bava
il tuo seme
sprecato
con fatica
svogliata.

(19 aprile 2011)

Nostalgia millenaria

Questi
sono giorni
terribili
per me.
Il ricordo
la nostalgia
mi tolgono
il fiato.
Mio padre
aveva detto
il tempo
Emmanuele
guarisce
ogni ferita.
Sulle mie mani
non ci sono cicatrici.
Hanno dimenticato.
Il dolore
dei chiodi
che squarciavano
pelle
ossa
tendini.
Ma il mio cuore
non è guarito.
Avrei voluto restare.
Avevo amici cari.
E una donna bellissima.
Quando arrivai qui
mi dissi
cazzo
sei in Paradiso!
Vi starete chiedendo
non sono lì con te
adesso
quei tuoi amici
e quella donna?
Sono qui.
Sì.
Ma non è la stessa cosa.
Io rimpiango
quello che non ho avuto
quello che ho solo assaggiato.
Come tutti.

(20 aprile 2011)

Lamento di un padre

Uno dice
è il figlio di Dio
quindi
sai
che intelligenza.
...
Io
non lo so
cos'è
che ho
sbagliato.
Mi ero detto
me lo faccio
a mia
immagine
e somiglianza
così risolvo.
Un aiuto
serve
sempre
anche
se ti chiami
Dio.
L'Onnipotenza
è una chiacchiera,
fidatevi.
...
E' giovane
mi hanno detto
ieri degli amici.
Crescerà.
...
Passa ore.
A fare non so cosa.
...
E' distratto.
...
Poi ogni tanto
ci penso
un attimo di più.
...
E ricordo me
alla sua età.
...
Avevo duemila anni
appena
e mi persi
nella meraviglia
- lo avevo appena creato -
della carezza
del vento
sulla mia guancia
destra.

(22 aprile 2011)

Fammi volare via

Toglimi le parole di bocca
ho chiesto al mio dentista di fiducia.
Estrai.
Togli i ti amo cariati e incancreniti.
Togli tutto.
Dirò sdentata
sbattendo la lingua
come una bandiera spaesata.
Toglimi le parole dalle orecchie
ho chiesto al mio otorino di fiducia.
Come cerume,
stappa via.
Togli i ti amo catturati e rovinati
otoliti impazziti
labirintite purulenta
nistagmi
nei miei occhi
acufene continuo
quell'unico suono.
Strappami via questo cuore
ho chiesto ad un cardiologo preso a caso.
Soffiami via il respiro
ho chiesto
ad un venditore
di palloncini colorati.
Soffiami via
fammi volare
senza lingua
senza orecchie
senza cuore


fammi volare da lui.

(26 aprile 2011)

Terra arata

Sono profonde
sempre di più
le mie rughe.
Come solchi
nei campi
arati
aperti al cielo
in attesa
di acqua
e di semi.

Si è spezzata la schiena
la mia vita
dolore
su dolore
su dolore
la fatica

il sudore.

Avrei voluto essere
terra
da orto.
Fertile per nutrirti.
Terra da radici.


Sono terra da fiori


solo sorrisi
recisi


solo colore
e profumo


e sapori amari.

(26 aprile 2011)