La prima volta che ti ho baciato
- senza che le tue labbra toccassero le mie -
ti ho baciato a mezzo passo da un ponte,
tu muovevi le mani
indicandomi una casa che amavi
e io bloccavo le mie, una stringeva una penna,
l'altra un quaderno, uno di quelli piccoli, neri
da viaggiatore, da racconta storie.
La prima volta che ti ho baciato
- senza che le mie labbra toccassero le tue -
eri seduto davanti a me
e promettevi senza dire.
Io giuravo cose che non ricordo.
Due bugiardi.
La prima volta che ti ho baciato - e le mie labbra, le tue - mi hai baciata tu.
Una città vuota
e una porta chiusa. La luce accesa.
Il mio braccio piegato dietro la schiena
il tuo respiro dentro la mia gola. Due bugiardi,
due fughe - tu via da me e io da te - impossibili. Il tuo gioco
e il mio.
Continuo a baciarti
per la prima volta
- e tu mi divori il respiro -
ogni volta
che capiti in una nuvola
in un mezzo sogno
in un frammento di favola.
O quando mi cadi addosso.
Lo sai?