Sei qualcosa che rimane


Di che colore erano gli occhi tuoi?

Nelle mattine lente d'estate 
da lontano tu arrivi.

Sei un fantasma e sei una statua
sei aria e sei marmo
sei un ricordo e una tensione
sei la seta nera che sfiora la caviglia, mia

(la sfioravi con la tua
nuda). 

Sei come sono io
e vivi come vivo io
tra cose andate
e attese lente,
tra frenesie presenti
e un posto che tieni per me.
Lo chiami con mille nomi diversi
come lo chiamo io
ma ha il mio nome,
ha il tuo.

Siamo mille nomi diversi
e fughe
tu sei di spalle
e io come te.

Di che colore erano gli occhi tuoi, graffi aperti
ferite fessure
lampi?

Nelle mattine lente
d'estate 
da lontano 
tu arrivi.

Qualcosa che rimane.

Sei qualcosa che
nonostante
rimane.



9 luglio 2017

Anche fosse un inganno o di un sogno la resa

Inquieta è la mia 
mente
che in te si specchia

e tra le mie mani
grida
quasi impercettibile.

Tu 
mi spingi via
e arretri

tu mi accarezzi 
- non chiudere gli occhi, vorrei dirti -

mi baci. 

I tuoi giorni sono rimasti accanto
a un desiderio sfiorato
scommesse su rovine
incomprese

- mordimi - 

deserti che si svegliano
aridi di inverni e questo fiore
sbocciato tra le tue dita
bellissime
che trattieni - è una tenebra, questa voglia -

e avvicini.

Vieni con me
- vieni tu -
solo pochi istanti.

C'è un giorno che somiglia 
ad una guerra senza armi
una guerra di sensi
- anche fosse un inganno o di un sogno la resa -
e pensieri.

Vieni con me.
Ho un livido
invisibile e
un brivido

sotto la pelle
tra le carni

centro cuore.



7 luglio 2017