e gira il mio
scegli me
di notte,
ti regalo
ancora istanti
e pugnali.
Giri tu
ma è un verso contrario al mio.
Giro io
una serpe
collana intorno al tuo collo
strozzo i respiri
che non accolgo più.
Il tuo corpo
che ho abbandonato
adagiato sul letto
malato delle tue
squallide menzogne
i tuoi versi
bugiardi, sporchi
di sgrammaticate
disattenzioni
luridi di corpi confusi
di femmine inseminate
e vomitate.
Quegli occhi marci
li ho portati via
insieme al tuo
Voglio te
alla tua preghiera
incastrata e svergognata
tra quelle labbra
infette.
Sono stata la tua
puttana
la tua donna
il tuo io nudo
la sorpresa amara e inattesa, troppo libera
non il tuo Dio.
Ti guardo e ti ignoro.
Mi guardi e mi ignori.
Ti guardo e vedo nei tuoi occhi quello che
c'è nei miei
negli incontri
che il caso o il fato
apparecchia beffardo.
Ma siamo
silenzio e lontananza
obbligata.
Siamo che tu mi ami
e io
e io?
Sei stato il mio gioco
il mio uomo
il mio io nudo
la sorpresa amara e inattesa, troppo schiavo
non il mio Dio.
15 aprile 2018
solo un altro infedele esercizio di stile