Istanti e pugnali (aq, 13.4, scontri)

Gira il tuo mondo
e gira il mio

scegli me
di notte,
ti regalo
ancora istanti
e pugnali.

Giri tu
ma è un verso contrario al mio.
Giro io
una serpe
collana intorno al tuo collo
strozzo i respiri
che non accolgo più.

Il tuo corpo
che ho abbandonato
adagiato sul letto
malato delle tue
squallide menzogne

i tuoi versi
bugiardi, sporchi
di sgrammaticate
disattenzioni
luridi di corpi confusi
di femmine inseminate
e vomitate.

Quegli occhi marci
li ho portati via
insieme al tuo
Voglio te
alla tua preghiera
incastrata e svergognata
tra quelle labbra
infette.

Sono stata la tua
puttana

la tua donna

il tuo io nudo

la sorpresa amara e inattesa, troppo libera 

non il tuo Dio.


Ti guardo e ti ignoro.
Mi guardi e mi ignori.
Ti guardo e vedo nei tuoi occhi quello che
c'è nei miei
negli incontri
che il caso o il fato
apparecchia beffardo.
Ma siamo
silenzio e lontananza
obbligata.
Siamo che tu mi ami
e io

e io?


Sei stato il mio gioco

il mio uomo

il mio io nudo

la sorpresa amara e inattesa, troppo schiavo

non il mio Dio.



15 aprile 2018

solo un altro infedele esercizio di stile