Questa è la mia pelle, drappo di velluto e raso



Carminio, amaranto
è pallida l'attesa e rossa
nero

nero sangue; vieni qui
- le tue dita -
tocca il mio polso

senti? 

senti la tempesta e l'uragano
le onde
la risacca
la corrente?

Allontana le tue labbra
scivola sul mio fianco
dammi la mano
scivola
scivola giù

fermo. Fermati.

Chiudi gli occhi, vieni, 
entra.

Questa è la mia gola. E' la stanza della musica, delle parole.

Questa è la mia bocca. E' la stanza del banchetto, qui bevo l'amore.

Questo è il mio cuore. E' il luogo dove tu mi attrai, la stanza del tuo trono. 

Questo è il mio ventre. E' il giardino delle rose senza spine, è la sorgente tiepida,

è il giaciglio dei desideri inespressi.

Questa è la mia pelle. Parete sottile, lenzuolo madido, drappo di velluto e raso.


E' rabbiosa l'attesa. E' livida, blu.

Entra. Aprii gli occhi.


Respira. Resta. Nella mia gola
nella mia bocca nel mio cuore - fammi sedere accanto a te -
resta nel mio ventre
nella mia pelle.

Resta. Respira.




22 ottobre 2017