Bava

Osservo.
Senza guardare.
E vedo
molte cose.
Osservo.
Da lontano.
Vedo
molte cose
tutte
niente.
Niente
come la foga
di quegli
abbracci
per te
tutti
sbagliati
seriali
ricalcati
fotocopiati
anelati
cercati
negati
e
poi
sbavati.
Bava dagli occhi
fessure
maligne.
Bava dalla bocca
nera
e
cariata
coperta
di vernice dorata.
Bava
il tuo seme
sprecato
con fatica
svogliata.

(19 aprile 2011)

Nessun commento:

Posta un commento