Le ho schiacciate di trionfo e dolore
le tue strade
ho strappato di calcio e caviglia
ogni fiore che ha tentato l'appiglio
e poi ti ho trattenuta di fiato e vomitata baciando un'altra bocca, Milano.
Sei venuta
giù
di pianto e vergogna
sei stata stretta
strozzata
tra le mie ginocchia
e i miei due occhi, pianeti gemelli
persi
nel tuo universo gravitazionale.
Incantata
mi hai incantata ancora, Milano
mentre
verme
smettevo di strisciare
e ti ho guardata.
16 aprile 2012