Io, con te, fuori da quei ricordi di sogni

Ti ricordi
quel pomeriggio di quasi autunno, 
le onde di quel mare diverso e capovolto addosso
- lo chiamavi cielo -
i tuoi capelli bagnati fra le mie dita e il mio seno nudo
contro il tuo torace?

Ti ricordi 
quella notte di odio
quando mi dicesti
che la luna è un sole migliore perché lo puoi guardare, 
un sole più sincero
perché mette in ombra tutto il resto?

Ti ricordi 
quella mattina, una manciata di more mature
sparse sul lenzuolo che avevamo steso sull'erba tiepida
di settembre,
quel vento inaspettato che staccò dai rami le prime foglie e le fece volare via?
Non hanno fatto in tempo a cadere,
sussurrasti, non sono morte del tutto.
 Le tue labbra macchiate di rosso scuro e viola erano a mezzo respiro dalle mie.

Io ti immagino. Immagino le tue palpebre che si chiudono
e poi si aprono. Ti vedo precipitare nel giorno, abbagliante, quando ti svegli.

Io, con te - fuori da quei ricordi di sogni - non ci sono.
Resto incastrata in quell'attimo di vita assente e in attesa
tra un battito di cuore
e un altro.


2 settembre 2021