Continua a tornare la notte
quando precipitano raggi di sole
e mi esplode il giorno nel cuore
quando la luna muove le maree nei miei sogni.
Chiudo gli occhi
e sei distante;
provi a vivermi e
mi infetti solo - spina, veleno, rosa nascosta -
un brandello di cuore.
Apro gli occhi
e ti afferro i pensieri
li lecco, li mastico. Hanno il sapore delle more ancora rosse,
di una promessa passata. Apro gli occhi e
tu
in ginocchio tra le mie gambe
mi afferri i fianchi
provi a non parlare
entri dentro di me
e resti distante di labbra
distante di baci
distante.
Guardo il soffitto. Accarezzo la testa del tuo cane.
Amore, dici. Lo dici piano, strozzato da un piacere che hai imparato a ingoiare intero
- come un boccone amaro, come un lupo affamato, come un ladro -
già prima di me.
Guardo i tuoi libri, un'intera parete, il nostro pubblico. Né loro né il tuo cane parleranno. Siamo un segreto per tutti, anche per noi due.
Mi fai una carezza veloce. Mi accompagni alla porta.
Siamo un fuoco
- calore che non scalda, fiamma che non arde, pugnale -
di ghiaccio.